L’articolo contribuisce a ricostruire il complesso rapporto fra il tragediografo astigiano e «quel fortunato e libero paese», l’Inghilterra, studiando le varianti di alcune opere alfieriane nelle loro progressive redazioni.
I resoconti dei viaggi oltremanica nelle due stesure della Vita scritta da esso (ed. a cura di L. Fassò, Asti, Casa d’Alfieri, 1951, che pubblica nel II vol. la prima redazione, 1790, e nel I vol. la redazione definitiva, 1798-1803) costituiscono un’essenziale pezza d’appoggio che trova corrispondenza con le considerazioni presenti nell’elaborazione dei trattati, Del Principe e delle Lettere in particolare. Nel crescente procedimento accentuativo di valorizzazione della cultura e della società inglesi – che va di pari passo con l’accrescersi dei furori misogallici – non mancano, tuttavia, zone d’ombra: all’interno del manoscritto Ferrero Ventimiglia (contenente la stesura intermedia dei trattati, ad oggi inedito; l’ed. a cura di P. Cazzani, Scritti politici e morali, Asti, Casa d’Alfieri, 1951, vol. 1, pubblicava solamente in coda alla definitiva la prima redazione) Alfieri non riesce a sorvolare sul bifrontismo dell’Inghilterra, modello di libertà ma rapace oppressore delle colonie americane.
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The paper contributes to reconstruct the complex relationship between Alfieri and «quel fortunato e libero paese» (that lucky and free country), England, through the study of the variants in the progressive redactions of Alfieri’s works.
The reports of trips across the Channel in the two versions of Vita scritta da esso (ed. by L. Fassò, Asti, Casa d’Alfieri, 1951, who publishes in the II vol. the first redaction, 1790, and in the I vol. the final one, 1798-1803) represent an essential supporting document which corresponds with the ideas found in the development of treaties, especially of Del Principe e delle Lettere. In the growing process of exaltation of British culture and society – that goes together with the rise of anti-French fury – there are, however, gray areas: in the manuscript Ferrero Ventimiglia (which containes the intermediate version of treaties, still unpublished today; the ed. by P. Cazzani, Scritti politici e morali, Asti, Casa d’Alfieri, 1951, vol. 1, published just the first redaction that followed the final one) Alfieri does not succeed in overlooking the two faces of England, a model of freedom on one hand, but a rapacious oppressor of the American colonies on the other.
[Scheda a cura di Lucia Bachelet]