La perdita del supporto cartaceo come strumento di trasmissione del sapere, da un lato ci impone un atteggiamento conservativo, la tutela di un patrimonio unico e prezioso, riconosciuto non solo come il testimone della civiltà della scrittura prima dell’avvento del digitale, ma anche come luogo di deposito, carta di identità del pensiero creativo, dall’altro ci permette lo studio scientifico dei manoscritti, sempre più disponibili in supporto digitale, grazie alla collaborazione tra filologia d’autore e nuove tecnologie. Per agevolare questo studio, infatti, è utile potere distinguere le stratigrafie, studiarle separatamente, e incrociare i dati filologici con quelli scientifici.
La filologia d’autore, infatti, fondata com’è sullo studio approfondito delle stratigrafie correttorie e sulla rappresentazione diacronica e sistemica delle varianti d’autore, rappresenta un ambito di applicazione privilegiato delle più avanzate tecniche di rilevamento imaging e di rappresentazione delle stratigrafie correttorie.
Proprio da uno studio più approfondito delle stratigrafie e da una rappresentazione diacronica e sistemica delle varianti d’autore sarà possibile passare dalla descrizione dei modi e metodi di scrittura alla loro interpretazione, fino a delineare una storia del pensiero creativo attraverso le forme che ci vengono rappresentate dalle varianti manoscritte.
In questa sezione presenteremo alcuni progetti di ricerca, seminari, convegni, e singoli casi di studio, di collaborazione tra filologia d’autore e nuove tecnologie: