Il primo saggio prende in esame la genesi di alcune illustri opere in fieri, esito di uno strenuo lavoro di limatura e perfezionamento, dal Canzoniere petrarchesco (con riferimento in prima istanza al “Codice degli Abbozzi”) sino alle molteplici e tormentatissime traduzioni dell’Iliade del Foscolo, passando attraverso il magistero di Ariosto, Parini e Alfieri: ben noti paradigmi su cui la filologia d’autore ha costruito le sue basi metodologiche e teoriche.
Il secondo lavoro è incentrato sulle correzioni d’autore coatte. Seguendo da vicino l’autorevole saggio di Firpo dedicato all’argomento, si propone una variegata casistica con esemplificazioni: interventi ascrivibili alle pressioni della censura; modifiche introdotte dall’autore, in mancanza di riscontri materiali o di memoria, nel tentativo di emendare guasti operati da copisti o stampatori trascurati (Campanella); casi di autocensura preventiva (Boccalini); casi paradossali in cui dalla blanda censura non provengono imposizioni bensì “amichevoli suggerimenti” che producono un potenziamento espressivo e stilistico del testo (Adelchi del Manzoni).
The first paper examines the genesis of some eminent works in fieri, resulting from a tireless work of perfecting, from Petrarch’s Canzoniere (focusing the attention mainly on Codice degli Abbozzi) to the several and very troubled Iliade’s translations realized by Foscolo, passing through Ariosto’s, Parini’s and Alfieri’s teaching: well-known models on which the new philology founded by Dante Isella has built her methodological ant theoretical bases.
The second work is focused on the forced correction made by the authors. Following the authoritative essay written by Firpo and dedicated to the same subject, a variegated case study is shown trough revealing examples: corrections attributable to the constriction of the censure; alterations introduced by the author, failing material confirmations or memory, trying to emend textual faults due to copiers or negligent printers (Campanella); cases of preventive auto-censorship (Boccalini); paradoxical cases in which the mild censure doesn’t give strict orders, but rather “friendly suggestions” which improve the expressive and stylistic quality of the text (Manzoni’s Adelchi).
[Scheda a cura di A. Siciliano]