Pasquale Stoppelli parla del celeberrimo verso di A Silvia di Leopardi, Silvia, rimembri ancora. L’incipit del testo ricorda – secondo Borsellino – l’incipit di un sonetto cinquecentesco del Lasca. La poesia di Leopardi è, infatti, costruita frequentemente con immagini e stilemi della tradizione. L’abilità del poeta sta, però, nel modo in cui gli elementi vengono combinati, creando effetti sempre nuovi, rendendo oro tutto ciò che maneggia. Pasquale Stoppelli ripercorre tutte le stesure di questo verso dalla sua prima scrittura, databile tra il 19 e il 20 aprile nel 1828, fino alla stampa curata da Ranieri nel 1845.
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