A dieci anni dalla scomparsa di Conor Fahy, il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine organizza un convegno per fare il punto sulla situazione degli studi, e sul significato e il contributo che il grande filologo ed italianista angloirlandese ha lasciato in questo settore. All’incontro di due giorni, dal titolo La filologia dei testi a stampa. Per il decennale della scomparsa di Conor Fahy (1928-2009), in programma mercoledì 27 (apertura lavori ore 9.30) e giovedì 28 febbraionella sala Florio di palazzo Florio, in via Petracco 8 a Udine, interverranno studiosi autorevoli, amici e colleghi dello stesso Fahy, e giovani ricercatori che non l’hanno conosciuto di persona ma conoscono i suoi lavori.
Mercoledì 27 febbraio in mattinata,dalle 9.30, dopo i saluti istituzionali, interverranno: Pasquale Stoppelli (Roma), Ricordando Conor e un’ipotesi sul cancellans dell’Orlando Furioso del 1532; Daniele Gessi (Udine), “Bibliography” 1972-2001: un carteggio di Conor Fahy (1928-2009); Simona Mammana (Firenze), Titoli cavallereschi acquistati per la Biblioteca Palatina di Firenze all’asta di Guglielmo Libri del 1847; Shanti Graheli (Glasgow), Tutte le opere di Giulio Camillo nell’officina di Gabriele Giolito. Un caso bibliografico singolare?; Francisco Rico (Barcelona), Filologia e tipografia. Il problema delle giunte e delle cancellature.
Nel pomeriggio, dalle 14.30, seguiranno gli interventi di: Sergio Cappello (Udine), Per una filologia dell’illustrazione. Il caso della Bible des poètes di Antoine Vérard; Daniele Danesi (Firenze), Non in Edit16: i sommersi e i salvati; Ester Camilla Peric (Udine), Un caso di standing type a Venezia nel 1503. La Summatheologica di sant’Antonino nella stamperia di Lazzaro de’ Soardi; Randall McLeod (Toronto), The invisible book.
Giovedì 28 febbraio mattina, dalle 9.30, interveranno: Antonio Sorella (Chieti), Bembo e il Petrarca aldino del 1514(-1515); Sara Mansutti (Udine), Il Catechismus del 1566 nella Stamperia del Popolo Romano. Le ragioni di una doppia composizione tipografica; Fabio Massimo Bertolo (Roma), Le fasi di stampa del Libro del Cortegiano; Jacopo Gesiot (Trieste), Il Tirant lo Blanchcome palestra per la filologia dei testi a stampa; Paolo Tinti (Bologna), La prima edizione dell’Hystoria del sacrato templo de Laureto di Battista Spagnoli.
Dalle 14.30 parleranno: Elena Fogolin (Udine), Gli Apoftemmi di Plutarco nell’edizione giolitina del 1565: varianti e censimento delle copie; Luca Degl’innocenti (Firenze), L’Orlando furioso di Nicolò Zoppino (1524). Un monstrum bibliographicum; Valentina Lepri (Varsavia), Testi filosofici nell’ottica della bibliografia testuale: i poemi francofortesi di Giordano Bruno in tipografia; Neil Harris (Udine), «una carta per dì per istrectoio per insino alla somma di tre strectoi che fieno ogni dì tre carthe». Stampare la Comediaa Firenze nel 1481.
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